Basaglia e le metamorfosi della psichiatria by Piero Cipriano

Basaglia e le metamorfosi della psichiatria by Piero Cipriano

autore:Piero Cipriano [Cipriano, Piero]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Medical, History, Psychiatry, General
ISBN: 9788833020181
Google: nYcJtwEACAAJ
editore: Elèuthera
pubblicato: 2018-04-14T22:00:00+00:00


Basaglia come Semmelweis?

Fatta questa incursione nel futuro, nell’atmosfera distopica che sembra estrapolata da Black Mirror, digressione apparentemente fuori dal tema di questo libro, dopo la fuga in avanti torno indietro, perché il manicomio digitale è appena cominciato ma non s’è perfezionato, invece siamo ancora in mezzo tra la fine del manicomio concentrazionario, che in tutto il mondo ancora non si decide a morire, e l’ascesa potentissima del manicomio nosografico e molecolare. Per qualche decennio ancora avremo da fare con queste tecniche in cui la psichiatria si declina. Noialtri, eterni Sisifo che affondata una nave guarderemo la costruzione di altre navi, staremo lì, in agguato, per poterle ancora una volta identificare e poi affondare.

Ora ritorno alla metà dell’Ottocento. A quando il ginecologo viennese Semmelweis intuisce la vera causa della sepsi puerperale. Sono le mani dei medici, non lavate, che infettano i genitali delle donne gravide, e le uccidono. Negli ospedali muoiono di sepsi nove donne su dieci. Semmelweis suggerisce semplicemente di lavarsi le mani prima di visitare le donne incinte. Basta questo per annullare la mortalità. Louis-Ferdinand Céline dedica la sua tesi di laurea in medicina a Semmelweis. Scrive: «La ragione più elementare non vorrebbe che l’umanità, guidata da dotti chiaroveggenti, si fosse per sempre sbarazzata di tutte le infezioni che la tormentano, o perlomeno della febbre puerperale, sin da quel mese di giugno del 1848?». Eppure tutte le cliniche europee disprezzano la scoperta di Semmelweis, i medici si dichiarano umiliati di doversi lavare le mani. Semmelweis muore, impazzito, in manicomio, nel 1865, a soli quarantasette anni. Cinquant’anni più tardi, Pasteur conferma la fondatezza della sua intuizione. Semmelweis viene riabilitato.

Poco più di un secolo dopo la sua morte, nel 1975, a Trieste Franco Basaglia racconta a un gruppo di studenti la storia di questo ginecologo, che con la sua intuizione aveva fatto un’operazione politica e scientifica allo stesso tempo. Una rivoluzione politica e scientifica. La sepsi, dice Basaglia, per noi psichiatri è l’ideologia istituzionale, è il manicomio che ci portiamo sempre dentro. Dunque anche gli psichiatri, con la loro istituzione manicomiale, credono di essere terapeutici e invece sono patogeni, iatrogeni, nel senso che diventano essi stessi portatori di ulteriore sofferenza e malattia.

Questa è stata la grande scoperta di Basaglia, che disconferma il paradigma di Pinel e di Esquirol: il manicomio non è un luogo di cura, è un luogo di annientamento, la detenzione e la custodia che esso esercita non possono essere terapeutiche, terapeutica è la libertà, i manicomi non vanno migliorati, devono essere aboliti.

Purtroppo, come per l’intuizione, semplice e rivoluzionaria, di Semmelweis (lavarsi le mani è terapeutico perché sono i ginecologi che infettano), anche l’intuizione, semplice e rivoluzionaria, di Basaglia (la libertà è terapeutica perché è il manicomio, il manicomio degli psichiatri, che rende folli il doppio, che aggiunge altra follia alla follia, che raddoppia la follia) è per un verso stata acquisita e trasformata in legge, qui da noi, in Italia, per un altro è stata rigettata dalla maggioranza silenziosa italiana. Oggi, in Italia, c’è la legislazione sulla salute



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